La posizione del PCLU sugli eventi del 1956 è chiara e diretta. A parere del PCLU nel 1956 ci fu una contro-rivoluzione, indipendentemente dalle intenzioni di coloro che vi hanno preso parte e dalla complessità degli eventi. Questa valutazione non è nuova, nel movimento comunista ungherese questo punto di vista è generalmente accettato dal 1956.
Il Partito comunista dei Lavoratori ungheresi ha organizzato conferenze scientifiche sulla contro-rivoluzione del 1956. Nel 2006 il Comitato centrale del Partito aveva formulato la posizione politica del partito. Il PCLU in linea di principio è guidato dalla valutazione fatta dal PSLU nel 1957, secondo la quale la contro-rivoluzione è stata causata da quattro fattori: in primo luogo, il dogmatismo e gli errori fatti dalla dirigenza, con a capo Rakosi, nella causa della costruzione del socialismo; in secondo luogo, il tradimento dell'ala revisionista, unita intorno a Imre Nagy; in terzo luogo, l'attività dell'imperialismo internazionale; il quarto, la cospirazione di forze interne controrivoluzionarie.
Il PCLU ha rivisto il ruolo dell'Unione Sovietica e del PCUS. Ha sottolineato che la leadership sovietica ha avuto una responsabilità diretta per l'accesso di Imre Nagy al potere. È stato il risultato del revisionismo kruscioviano, che poi ha portato gravi problemi in Unione Sovietica e nel movimento comunista internazionale.
Questo è il modo in cui il PCLU definisce la connessione tra gli eventi del 1956 e gli eventi del 1989. Nella storia del movimento comunista ungherese il PCLU è stato il primo a dire che la leadership del Partito dei lavoratori socialisti ungheresi e personalmente Janos Kadar è stato responsabile per avere trascurato la lotta di classe, per i compromessi con la borghesia internazionale e l'opposizione interna, che poi ha portato al collasso del sistema socialista.
Il PCLU pensa che un altro errore dell'ex PSLU è stati il suo eccessivo accomodamento ai desideri del PCUS, ai suoi sforzi per agire nel modo atteso da Mosca, il suo trascurare le esperienze di costruzione del socialismo in Cina, Jugoslavia, Cuba, Vietnam, e anche le conclusioni del movimento comunista internazionale.
Nella nostra lotta contro la propaganda anti-comunista collegata con gli eventi del 1956 abbiamo anche incontrato molte difficoltà. Gli argomenti del PCLU si basano principalmente sui libri e gli articoli pubblicati nel periodo del socialismo secondo le norme e le tradizioni di quei tempi. Oggi non è ancora abbastanza e questi materiali non sempre sono adeguati. Abbiamo bisogno di analizzare i fatti e i documenti del 1956 dalla posizione marxista. In questo lavoro un aiuto significativo è dato dal fatto che l'Archivio di Stato ha pubblicato in Internet i documenti del PSLU del periodo 1956-1989 (Http://www.digitarchiv.hu).
Il PCLU ha messo in forma elettronica e pubblicato in Internet 900 opere marxiste, che ora sono già inaccessibili. Queste opere hanno incontrato grande interesse. (Http://sala.uw.hu). Stiamo gradualmente sviluppando questo sito.
Per il PCLU è anche difficile nella sua contro-propaganda lavorare per superare quei luoghi comuni e pregiudizi del pensiero, che erano stati formulati durante il periodo del socialismo e che ancora rimangono tra i più anziani membri del partito. Non è nemmeno facile lavorare con le giovani generazioni, già passati attraverso il "lavaggio del cervello" borghese e gradualmente divenuti il bersaglio della propaganda anti-comunista.
Anche il fatto che noi non abbiamo praticamente accesso ai documenti pubblicati in altri paesi ostacola il nostro lavoro. Non abbiamo la possibilità di ricercare e interpretare tali documenti.
La collaborazione dei partiti comunisti e dei lavoratori potrebbe svolgere un ruolo importante nella lotta contro la propaganda anti-comunista del 1956. Sarebbe opportuno organizzare lo scambio professionale e politico di opinioni sul 1956 e la sua interpretazione. Noi consideriamo la discussione sul socialismo avviata dal Partito Comunista di Grecia come esempio di tale lavoro.
Sarebbe importante ricercare documenti antichi e recenti di partiti fratelli, in qualche modo collegati con il 1956. Sarebbe di grande aiuto se i partiti fratelli potessero stare al passo con i documenti pubblicati nei loro paesi, particolarmente importante sarebbe l'aiuto di compagni provenienti da Russia, Cina, Germania e Gran Bretagna. Faremmo un passo avanti nella nostra lotta contro la propaganda anti-comunista se potessimo dal 55-esimo anniversario degli eventi, entro l'autunno del 2011 compilare la raccolta di ricerca congiunta, e sarebbe ancora meglio pubblicare la raccolta generale dei documenti e i suoi commenti marxisti aggiornati nel 60° anniversario, entro il 2016.