Editoriale


Il secondo numero della Rivista Comunista Internazionale è pubblicato in un periodo particolarmente cruciale della profonda crisi economica capitalista, un periodo di crescita dell'attacco borghese ai diritti popolari, in cui la competizione tra i monopoli e le contraddizioni interimperialistiche vanno intensificandosi. In queste condizioni, la discussione sul socialismo pubblicata nelle pagine che seguono diventa particolarmente significativa.

L'epoca storica di transizione dal capitalismo al socialismo annunciata dalla grande Rivoluzione d'Ottobre del 1917 non è giunta al termine con la temporanea sconfitta in URSS e negli altri Stati ex socialisti in Europa. La Rivoluzione socialista d'Ottobre realizzata dalla classe operaia di Russia, sotto la conduzione del Partito bolscevico guidato da Lenin, è stata il più grande evento del XX secolo e ne ha segnato l'inizio.

Il capitalismo nella sua fase imperialista, con la sua immensa ricchezza accumulata nelle mani di una piccola minoranza, non riesce a risolvere un solo problema dell'umanità. La necessità del socialismo emerge dalle contraddizioni inconciliabili del sistema capitalista, come un prodotto dello sviluppo sociale.

Questa transizione rivoluzionaria, che è necessaria per l'abolizione dello sfruttamento capitalistico, non può essere realizzata attraverso una serie di riforme ma con il rovesciamento rivoluzionario del potere del capitale e la conquista del potere da parte della classe operaia in alleanza con gli altri strati popolari, attraverso la socializzazione dei mezzi di produzione concentrati nelle mani dei monopoli. Vale a dire con l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, l'estensione dei rapporti di produzione socialisti e di pianificazione centralizzata in tutti i settori dell'economia, in modo che i limiti imposti dal capitalismo alle forze di produzione siano superati con successo. Viene così a predisporsi il terreno per uno sviluppo sociale che soddisfi gli interessi dei lavoratori, che sono la maggioranza della società, e per le conquiste tecnico-scientifiche al servizio della maggioranza del popolo. La costruzione della nuova società sarà basata sulla mobilitazione delle masse attraverso gli organi del potere statale del popolo e delle sue varie organizzazioni. L'azione di avanguardia del Partito Comunista contribuirà in questa direzione. Questo processo storico aprirà la strada alla completa abolizione delle classi attraverso l'eliminazione definitiva dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, l'eliminazione di ogni forma di disuguaglianza sociale e di contraddizione nell'avanzata società comunista.

La Grande Rivoluzione d'Ottobre e la costruzione socialista ha ispirato la formazione e lo sviluppo del Movimento comunista internazionale. Ha accelerato la fondazione dei Partiti comunisti in molti paesi e portato alla fondazione della Terza Internazionale Comunista. E' stata la forza che ha ispirato e sostenuto le lotte dei popoli per un futuro di libertà e giustizia sociale senza sfruttamento. La rivoluzione d'Ottobre ha creato le condizioni per l'istituzione di diritti senza precedenti alla piena e stabile occupazione, nei campi dell'istruzione, sanità e sicurezza sociale. Ha esercitato una positiva influenza sulle conquiste operaie nel mondo capitalista. Sottolineiamo il contributo decisivo dell'URSS e dei bolscevichi alla sconfitta del nazi-fascismo, il suo inestimabile apporto all'emancipazione delle donne e al crollo del colonialismo. Inoltre, l'influenza delle idee della Rivoluzione d'Ottobre ha rafforzato la lotta per la pace e forgiato la solidarietà internazionalista.

La controrivoluzione scoppiata nel 1989-1991 non nega l'importanza storica della Rivoluzione d'Ottobre, il contributo dell'URSS, del socialismo e del movimento comunista. Il profondo, critico e obiettivo studio del corso del socialismo nel XX secolo non ha nulla in comune con l'avvilimento politico e ideologico di tale periodo storico portato avanti dal nemico di classe con il suo tentativo di riscrittura della storia.

L'analisi e l'identificazione degli orientamenti revisionisti sfociati nelle deviazioni durante l'edificazione del socialismo in URSS, sono necessarie per la corretta e scientificamente documentata valutazione delle cause che hanno portato alla controrivoluzione. E' essenziale per il rafforzamento della lotta ideologica contro l'opportunismo politico che nelle condizioni attuali si nasconde dietro slogan sulla umanizzazione del capitalismo discutendo di "socialismo con democrazia" o di "socialismo del XXI secolo".

La crisi economica capitalistica e la paura della borghesia di una recrudescenza della lotta di classe e del movimento rivoluzionario sono le ragioni che portano alla campagna anticomunista contro le idee e l'importante esperienza storica iniziata con l'Ottobre. Nonostante l'indietreggiamento del movimento comunista, a causa della vittoria imprevista della controrivoluzione e la restaurazione capitalista in Europa orientale, Europa centrale e sul territorio dell'ex Unione Sovietica, le artificiose concezioni sulla "fine della Storia e del movimento comunista", sulle "illimitate possibilità del capitalismo" sono state presto screditate. Le idee del socialismo stanno rivivendo a causa del concretizzarsi dell'impoverimento materiale, intellettuale e sociale di gran parte dei popoli degli Stati ex socialisti, ma anche perché è stata fatta luce sulle cause della controrivoluzione. Il socialismo diventa il punto di riferimento per l'organizzazione della lotta di emancipazione della classe operaia mondiale dal dominio capitalista e dalla sua espressione più violenta che è la guerra imperialista.

I materiali presenti in questo numero sono stati preparati sulla base del giudizio che oggi sono particolarmente importanti lo scambio di opinioni, il proseguimento della discussione teorica sulla rivoluzione socialista e la costruzione socialista, così come la ricerca delle cause che hanno portato alla temporanea sconfitta. Riesaminando degli eventi degli ultimi anni possiamo concludere che esistono nuove possibilità di presentare, in particolare tra i giovani, i valori e gli ideali del movimento operaio rivoluzionario in modo da respingere i piani anticomunisti per la distorsione della verità storica.

Lo scopo di questo numero è difendere il socialismo attraverso l'approfondimento delle esperienze storiche così come respingere gli aspetti dell'attacco anticomunista. A nostro parere, questo sforzo può rafforzare l'arsenale ideologico e politico dei Partiti comunisti nella loro lotta contro le posizioni borghesi e opportuniste.